DOOM: Dall’Inferno alla Leggenda – Una Saga Immortale

DOOM non è solo un titolo di un gioco; è un fenomeno, un marchio, una leggenda. Da quando id Software ha introdotto il primo DOOM nel lontano 1993, il mondo dei videogiochi non è stato più lo stesso. Ma cosa rende DOOM così speciale? E come si è evoluto nel corso degli anni? Scopriamolo insieme.

DOOM (1993)

Quando DOOM è stato rilasciato nel 1993, ha rivoluzionato il mondo degli sparatutto in prima persona. Il gioco introduceva un marine spaziale che si faceva strada attraverso orde di demoni e mostri infernali.

Punti di forza:

  • Grafica avanzata: Per l’epoca, DOOM offriva un’esperienza visiva impressionante, con ambienti tridimensionali e nemici dettagliati.

  • Gameplay veloce: La velocità e la fluidità del gioco erano rivoluzionarie, dando vita a un’azione frenetica.

Punti deboli:

  • Trama limitata: La trama era piuttosto semplice e serviva principalmente come pretesto per l’azione.

DOOM II (1994)

Il seguito diretto del primo capitolo, DOOM II, ha ampliato la formula originale introducendo nuovi nemici e armi.

Punti di forza:

  • Maggior varietà: Con nuovi demoni e armi, come il famigerato Super Shotgun, DOOM II offriva ancora più azione.

Punti deboli:

  • Ambientazione ripetitiva: Nonostante le nuove aggiunte, alcuni livelli sembravano ripetitivi.

DOOM 3 (2004)

Dopo un lungo intervallo, DOOM è tornato con una direzione stilistica e narrativa differente, concentrandosi più sull’horror e su un’atmosfera opprimente.

Punti di forza:

  • Atmosfera intensa: La combinazione di oscurità, nemici spaventosi e colonna sonora opprimente creava un’esperienza horror notevole.

Punti deboli:

  • Lontano dalle radici: Alcuni fan hanno criticato DOOM 3 per essersi allontanato troppo dalla formula originale dell’azione frenetica.

DOOM (2016)

Un ritorno alle origini, questo reboot ha riportato la serie alla sua essenza, concentrando l’attenzione sulla velocità, l’azione e le orde di demoni.

Punti di forza:

  • Gameplay fluido: L’azione veloce e frenetica è stata accolta con entusiasmo dai fan.

Punti deboli:

  • Meno enfasi sulla trama: Sebbene presentasse una narrativa più profonda rispetto ai primi giochi, l’attenzione principale rimaneva sull’azione.

DOOM Eternal (2020)

La sequenza del reboot del 2016, DOOM Eternal, ha ampliato la formula aggiungendo nuove meccaniche, come il “Doom Slayer’s Grappling Hook”, e una lore più profonda.

Punti di forza:

  • Combattimento stratificato: Oltre alle armi, DOOM Eternal introduceva abilità e tattiche avanzate contro specifici demoni.

Punti deboli:

  • Complessità: Alcuni giocatori hanno trovato le nuove meccaniche ebraiche eccessive, preferendo la semplicità dei titoli precedenti.

Pro e Contro della Saga DOOM

Pro:

  • Gameplay innovativo: DOOM ha sempre spinto i limiti del genere FPS, introducendo nuove meccaniche e idee.

  • Atmosfera unica: Che sia orientato all’azione o all’horror, DOOM offre un’esperienza viscerale.

  • Design dei nemici: Dai classici Cacodemon ai terrificanti Arch-Vile, i demoni di DOOM sono diventati icone.

Contro:

  • Trama secondaria: Sebbene alcuni giochi abbiano cercato di approfondire la storia, DOOM è stato spesso criticato per la sua trama sottile.

  • Ripetitività: In particolare nei primi giochi, l’azione può diventare ripetitiva.

La saga di DOOM ha percorso un lungo cammino da quel lontano 1993, evolvendosi, reinventandosi e ridefinendo ciò che significa essere uno sparatutto in prima persona. Nonostante le sfide e le critiche, DOOM rimane una pietra miliare nel mondo dei videogiochi, e il suo impatto e la sua eredità sono innegabili.

Questo gioco è “Doom Eternal”

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